Si chiama Osvaldo il dono di Albisola agli innamorati

Piazza Dante Alighieri, vetrina su Albisola Superiore, si rifa il look per san Valentino. La ce-ramica sarà protagonista con Tiniziativa ‘Osvaldo e l’arte urban ad Albisola’ dell’artista designer Paolo Pastorino. Dal 14 febbraio lo slargo che si af¬faccia su corso Ferrari sarà in¬fatti popolato dai colorati per¬sonaggi della serie ‘Osvaldo’, che si ispira all’Art Toy Move- meni Per l’occasione verranno presentati alcuni pezzi inediti creati nello Studio d’arte spe-rimentale ad Albisola. Il pro¬getto di restyling urbano era stato lanciato nell’estate del 2020, per inaugurare la rotato¬ria, dall’assessore alla cultura di Albisola Superiore, Simona Poggi, con ‘Il Giardino di Dan-te’ a cura di Jean Blanchaert. E dopo i pesci di Paolo Anseimo, sarà la volta dell’artista savo-nese ideatore di Urbantoi (la forma abbreviata per giocatto¬li urbani), progetto che nasce come commistione di elementi legati alle illustrazioni manga, anime e videogiochi. È proprio con questo ritorno all’infanzia che Albisola celebrerà il mese dell’amore.
* Uno sguardo artistico sulla cit-tà, una mostra a cielo aperto e un biglietto da visita per i tu-risti, come segno di ripartenza: è così che Pastorino presenta “Osvaldo e l’arte urban ad Al-bisola” attraverso i suoi carat-teristici coniglietti dalle forme zoomorfe e dai tratti minimali. “Con le loro colorazioni can-gianti, i personaggi ironici di Paolo Pastorino conquisteran¬no la città con quella spensie¬ratezza che vorremmo trasmet¬tere a tutti gli albisolesi. Si è trovata subito l’intesa con l’ar¬tista, che ha compreso e accolto l’idea malgrado i suoi numero¬si impegni. Organizzare questa inaugurazione con largo antici¬po è per noi una conquista, vi¬sto il periodo di difficoltà. Una piccola vittoria che dedico al mondo della cultura. La scelta di piazza Dante Alighieri non è casuale. Da un lato ci permette¬rà di ammirare le opere in uno spazio aperto, e quindi sicuro, dall’altro porteremo avanti il progetto di restyling urbano artistico”, commenta l’asses¬sore Simona ennesima prova, Pastorino im-pone al suo stile un’impronta neo-popART in cui la tecno-logia e l’evocazione ludica dei retaggi giovanili la faranno da padroni. Dal 1996 le sue opere hanno fatto il giro della Liguria per poi passare dalle principali città italiane, Milano e Torino, e intemazionali, come in occa-sione àé[YArt3f – Salon inter- national d’art contemporain. “L’intento è quello di mante-nere un filo diretto tra l’urban art e la mia citta, cercando di dare una connotazione alla tra¬dizione della ceramica un po’ fuori dal coro, sperimentando e giocando. Valorizzare i propri luoghi di origine è importante”, spiega Paolo Pastorino.

Da Il Letimbro del 02/02/2022